martedì 3 dicembre 2013

Non è un film per piccoli.


Fatevene una ragione: anche se vogliono farvi credere il contrario, Alla ricerca di Nemo non è un film per piccoli.


Al minuto 01 gli accoppano la madre, la madre capito? 

E lo so che nel 90% dei cartoni animati la mamma del protagonista è morta o non pervenuta, però spesso è un dato di fatto e come tale viene accettato. 
Qui la mamma di Nemo te la mostrano nel fiore degli anni e dopo un attimo le fanno la festa. E adesso non citatemi Bambi, neanche quello è un film per piccoli, non ne siete forse rimasti traumatizzati anche voi? Ecco, appunto.

Al povero Marvin gliene capitano di tutti i colori, robe terribili, terrificanti, e io sono costretta a guardare il film abbarbicata sulla spalla di mio padre, con le unghie affondate nel suo collo, pronta a scoppiare in lacrime al minimo spavento.
Ma vi pare? Guardare un cartone animato dovrebbe essere piacevole, a me fa l'effetto che al vecchio Alex faceva la cura Ludovico. 

Ragionate: io sei mesi fa guardavo i Teletubbies, dove in ogni sacrosanta puntata arriva Laa-Laa con la palla arancione e dice Ciao Ciao, poi Po con il monopattino rosso e dice Ciao Ciao, poi Tinky Winky con la borsetta vintage e dice Ciao Ciao e infine Dipsy, tutto trafelato dopo un rave party, con il cappello della Muccassassina e dice Ciao Ciao.
E tutto fila sempre liscio a Teletubbilandia, dove i 4 cosi sono manovrati da un bambino nel sole e hanno come unico amico un aspirapolvere. 
Vabé forse farà venire delle turbe psichiche in età adulta, ma almeno non mette paura.

Come Peppa Pig. Quello sì che è un cartone rassicurante.
La grafica bidimensionale e i colori piatti, senza sfumature, sono rassicuranti.
Il fatto di trovarlo in onda su Rai Yoyo a qualsiasi ora del giorno e della notte è rassicurante.
Sapere che alla cassa del supermercato troverai la Signora Coniglio, che fa 27 lavori diversi, dalla gelataia, al soccorso in elicottero, passando dalla biglietteria del museo, perché anche lì il precariato è una piaga e uno si deve pur arrabattare, è rassicurante.
Conoscere a memoria tutte le battute delle 20 puntate che mandano in loop ogni giorno è rassicurante.
Avere la certezza che tutti, ma proprio tutti, amano sguazzare nella propria melma, è rassicurante.

Ma soprattutto è rassicurante sapere che, qualunque cosa accada, tutto si risolverà sempre con una grossa, grassa, sguaiata risata.



Io che guardo Alla ricerca di Nemo.




3 commenti:

  1. e perché di Hansel e Gretel con il loro marasma di violazioni del codice penale (dall'abbandono di minori, sfruttamento minorile, rapimento, tentato omicidio ed omicidio) ne vogliamo parlare? e Biancaneve la cui matrigna è mandante di un assassinio con profanazione di cadavere per estrazione del cuore?

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    Risposte
    1. Ivan, come darti torto...
      Quello dei bambini è un mondo difficile, d'altronde della crudeltà delle favole ne ho parlato già qui: http://alice555.blogspot.it/2011/09/ansia.html
      Aggiungi pure le tue di favole ansiogene!!

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  2. Concordo su Peppa Pig: rassicurante (sarà per questo che ha così tanto successo?).

    Comunque per essere piccina hai già visto Arancia Meccanica: complimenti!

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