Passeggiando con la Ragazza, canticchio la sigla di Peter Pan.
- Si dice "destino".
- Destino? E che cos'è il destino?
- Eh, che cos'è il destino?
- Boh, io non lo so.
- Che cos'è il destino. Il destino è la storia personale di ognuno di noi.
(In gioventù deve aver letto Coelho).
Prosegue.
- E' quella combinazione di scelte, eventi, caso, fortuna, che ci fa arrivare dove siamo.
Puoi decidere tu se sia più di una questione di scelte, più di caso o di fortuna.
- …
- Ad esempio. Il mio destino mi ha portata a lavorare a Sassuolo, conoscere e innamorarmi di tuo padre, avere una bimba bella come te.
- È un po' come decidere cosa fare da grande.
- Sì, una specie, perché il destino spesso siamo noi a crearcelo.
- Beh, allora nel mio destino, quando sarò grande, voglio bere caffè e liquore, masticare chewing-gum, sposarmi con te e papà ma con il velo, fare l'artista e la pescatrice di polipi.
- Certo amore, del proprio destino ognuno è l'artefice.
- Ah, e voglio essere mamma.
bere caffè e liquore....e fare la pescatrici di polipi?????? ahahahahhahahaha
RispondiEliminache destino strano
Sì, in effetti è un po' strano!
EliminaA me piace la parte di sposarsi con i genitori. Onore alla tradizione italiana! :)
RispondiEliminatoh! pure io vivo e lavoro a Sassuolo. Piacere Alice : )
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