venerdì 9 marzo 2012

DI PANCIA. (e non è un post sul cibo).

Facciamo un test. Se vi dico di pensare a una donna che aspetta un bimbo, quale immagine vi viene in mente per prima? Ma no le caviglie gonfie, dai! Pensavo a qualcosa di più dolce, di più poetico. Una mano posata sulla pancia, bravi!  Le donne in dolce attesa hanno spesso una mano sulla pancia, la accarezzano, la sorreggono, la coccolano, la tastano per assicurarsi che sia tutto a posto. A volte rispondono a un piccolo colpetto e negli ultimi mesi anche a qualche calcio ben assestato (oh, a un certo punto si comincia a stare stretti là dentro, ve lo dico io).

Io penso però che tutti dovrebbero toccarsi la pancia più spesso. La pancia è il centro delle nostre emozioni. Ok la testa pensa, ragiona, sogna, si arrovella. Il cuore palpita, si strugge, salta in gola, si spezza, fa il melenso. Ma arrivano sempre dopo. Il primo motore delle nostre emozioni, degli istinti primordiali, più animali, è la pancia. Sfarfalla se siamo innamorati, si contrae se abbiamo paura, brontola semplicemente se abbiamo fame.
Dovremmo fermarci ogni tanto e chiederci “Come sto? Adesso lo domando alla mia pancia.”

                                                           

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