venerdì 2 marzo 2012

I miei dubbi sul Carnevale.

Domenica scorsa, nel mio rosso vestitino di Cappuccetto Rosso, sono andata alla festa di Carnevale di un paesino vicino a dove abito. Fenomeno curioso il Carnevale.
A parte l’insondabile motivo che spinge persone di ogni età a travestirsi da personaggi e cose assurde, numerose domande sono affiorate prepotenti alla mia mente.
Prima fra tutte: perché il Carnevale non si festeggia in primavera inoltrata, quando fa almeno un po' caldo? L’inclinazione dell’asse terrestre fa sì che in Brasile sia un tripudio di culetti al vento e tette coperte solo da minuscole stelline, mentre qui da noi il freddo disegna scene per lo meno imbarazzanti (sì, più imbarazzanti delle tette stellate).
Ho visto principesse col passamontagna, pirati coi Moon Boot, cowboy con il bomber, fatine che sotto il cappello a punta portavano il berretto di lana. Dettagli che ti smontano in un attimo il travestimento, lo capisci subito che diventi poco credibile, no?
Ma i peggiori sono quelli che portano il vestito sopra. Sopra il cappotto, il maglione di lana, il giubotto. Passi per il leone (che già di per se tiene caldo) messo sopra il lupetto di pile, ma il vestitino di Cenerentola strizzato sopra il piumino è una cosa da non fare. Mamme, per una mossa del genere i vostri figli potrebbero covare verso di voi una punta di odio a vita. E come biasimarli?


La seconda domanda è questa: perché si usa scaraventare dai carri oggetti contundenti contro i poveri astanti? Altro che le arance di Ivrea, anche la bassa modenese non scherza. La signora davanti a noi è stata colpita in piena faccia da un pacco di tortellini da mezzo chilo lanciato da un puffo (con una certa cattiveria) e per poco non sveniva.
La Ragazza poi ha avuto l'accortezza di prendersi al posto mio una caramella di quelle dure tipo Sperlari tirata forse con una fionda proprio tra naso e occhi, e ci vuole una certa mira perbacco! Non nego di aver vissuto la giornata con il timore che da un momento all'altro l'Ape Maia scagliasse contro qualcuno un cotechino crudo o una mitragliata di ciccioli.
Ma per fortuna non è successo.

La terza domanda è: ma come fanno i coriandoli a superare strati di vestiti, cappelli, maglioni, cappotti e infilarsi pure nel pannolino?

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