giovedì 22 marzo 2012

Ci sono modi e modi per bigiare.

Dopo un week end così bello come quello passato, lunedì mattina non avevo nessuna voglia di andare all’asilo, così ho pensato bene di chiudermi in camera mia. A chiave.
Eh lo so, comincio presto.
La mattinata si stava svolgendo nella tranquilla frenesia del lunedì, tra docce di fretta, colazione di furia, spingi spingi e dai dai, quando la Ragazza è uscita dalla mia camera per andare a prendere la borsa in sala. Mi sono acquattata e –SLAM- ho chiuso la porta e –STRUM- ho girato la chiave e mi sono chiusa dentro.
Tecnicamente non l’ho fatto proprio apposta e sulle prime sono rimasta un po’ sorpresa anch’io, ma poi ho pensato che poteva essere un ottimo modo per bigiare, fare filone, fare cabò, marinare o come altro si dice dalle vostre parti.
Di là ho sentito la Ragazza bloccarsi o meglio agghiacciarsi e sussurrare tra sé: “Non lo ha fatto veramente”, per poi precipitarsi verso la porta.
E sì che lo avevo fatto veramente.
STUM-STUM: due affondi ripetuti e voce rotta: “Alice?”
Subito dopo si inginocchia simulando una perfetta calma.
“Alice, mi senti amore?”
“Sì…”
“Alice vieni vicino alla porta, gira la chiave come hai fatto prima, ma dall’altra parte.”
“…”
Cerca di guardare dal buco della serratura.
“Alice, dai amore, fallo per la mamma”
Come attrice non vale granché.
“Alice, dai amore, ci riesci”
STUM-STUM: altri due affondi, come se nel frattempo la porta si fosse sbloccata da sola.
Finge ancora di mantenere la calma, mi chiama due o tre volte.
Io intanto mi siedo sul bordo del letto e continuo a giocare con Mister Cavallino.
“ALICE TI HO DETTO APRI. APRI QUESTA PORTA”
Ci siamo, tenta la carta dell’imposizione.
“ALICE APRI, APRI.”
Ma adesso perché si arrabbia? Io non ho fatto niente di male. Piango.
Ecco, l’abbiamo persa. Si alza, prende il telefono, chiama i nonni, spiega la situazione, parla di finestre aperte, oggettini pericolosi, le trema la voce, piange pure lei.
Ma perché si preoccupa tanto? Inizio ad avere paura e piango un po’ più forte.
Vista da fuori deve essere proprio una bella scena.
Lei si inginocchia di nuovo, manda giù un po’ di lacrime e con la voce più calma e amorevole del mondo ritenta:
“Vuoi provare ad aprire amore? Ti dice mamma come fare”
Io però non lo so se ci riesco a girare la chiave nell’altro verso e nel dubbio preferisco restare dove sono con Mister Cavallino.
Dopo mezzo minuto suonano alla porta (la fortuna di avere i nonni che abitano a un isolato di distanza). Mio nonno analizza la toppa, sentenzia che non si può svitare e con nonchalance la scardina usando un piede di porco (la fortuna di avere un nonno… TUTTOFARE, cosa avete pensato?).
La principessa è salva.
La Ragazza si precipita su di me e mi abbraccia forte, mi culla, mi guarda negli occhi e in quel momento capisco.. che mi avrebbe voluta anche un po’ strozzare.

3 commenti:

  1. Io lo so che sono una brutta persona, ma ho riso!

    A presto! ^^
    A.

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  2. ho letto. di corsa. e con la sensazione di avere un calzino di spugna infilato in gola.

    comunque.
    su consiglio di mia madre (e non so esattamente da dove originato) ho sfilato tutte le chiavi delle porta di casa quando la schiaffina aveva 3 mesi.

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  3. Quando voglio so creare della suspense...

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