martedì 22 marzo 2011

Chi gattona e chi no. Io, no.

Il mio amico Alessio gattona come un pazzo. Dovreste vederlo: è un siluro.
Avanza velocissimo intrufolandosi in ogni angolo della casa. A volte va così veloce che sembrano due. Davvero non capisco come ci si possa muovere in quel modo senza procurarsi giganteschi ematomi su mani, piedi e soprattutto ginocchia.

Dal canto mio, ho deciso che non gattonerò. Lo trovo così antiestetico, decisamente poco chic. Diciamo la verità, gattonare è talmente volgare... Tutto quel tempo passato sul pavimento, a stretto contatto con microbi, germi e polveri tutt’altro che sottili. Io intendo saltare questo stadio evolutivo. Voglio emanciparmi da tale animalesco incedere.

Io, signori, a breve camminerò.
Anche perché, ogni volta che ci provo, a gattonare dico, non calcolo bene il movimento delle mani e finisco sempre per strisciare all’indietro come un marine che invece di avanzare batte in ritirata. Gattonare mi stanca, mi stressa. Le braccia e le gambe non reggono il mio stesso peso e allora spancio e mi ritrovo bocconi per terra. Una posizione poco consona a una signorina beneducata come me.
Quando sono proprio in forma invece, zompetto a quattro zampe allungando prima entrambe le braccia sul pavimento e poi le gambe a piedi uniti. Boing boing boing.
Si può dire, quindi, che tecnicamente io non gattono. Io, coniglio.

1 commento:

  1. mmm che voglia di spupazzarmi questa bella signorina beneducata!!!!!

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