lunedì 2 maggio 2011

Gattonare? No, ni, ma anche sì.

Per il principio secondo il quale solo gli stolti non cambiano idea, ho cambiato idea. Adesso gattono. Ma alla grande. E ho scoperto un sacco di verità che non credevo possibili. Innanzitutto i germi sono saporiti. Si possono trovare sottoforma di polvere, piccoli residui di cibo, terriccio di varie granulometrie. Ti si appiccicano sulle mani sudaticce che puoi leccare in qualsiasi momento senza farti sgamare. È comodo. Mamme, non crederete davvero che i germi spariscano dentro il vostro folletto Vorwek o soccombano sotto litri di Lysoform, vero?
E comunque, come volevasi dimostrare, gattonare fa male. Le ginocchia si gonfiano come due arance Tarocco e le gambe si riempiono di piccoli lividi. Ma sono solo piccole ferite di guerra per la conquista del bene più prezioso.
La libertà.
La libertà non è star sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone, la libertà non è uno spazio libero, libertà è correre carponi.
Gattonando ho raggiunto luoghi che con il girello potevo solo immaginare. Riesco a intrufolarmi ovunque, sotto il tavolo, dietro al divano, nella cesta della legna, nel cassetto delle pentole, tra le riviste della libreria.
Da quando gattono gattonano tutti, la Ragazza, il Tipo Alto, la Signora, tutti carponi per terra. Il più delle volte cercano di afferrarmi per le gambe o per la collottola, ma io sono sempre più veloce. Sono velocissima.
Alessio, questa è una sfida. Ti faccio mangiare la polvere. Che si sa, è pure saporita.

2 commenti:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...