sabato 23 luglio 2011

Quando una morsicata di lingua vale più di quindici parole.

Piscina. Esterno giorno.
Sto troppo bene in acqua, ma a essere sinceri mi è venuta anche un po' fame. A giudicare dal languorino dovranno essere le 12:00 ormai. Nuotare o invocare la pappa? Questo è il dilemma. La Ragazza e il Tipo Alto decidono per me e dopo due o tre moine mi tirano fuori dall'acqua. Allora io opto per il contrario e metto su un casino di urla e scalcettii vari. Niente, non li smuovo neanche un po'. Mi piazzano sul lettino e armeggiano con costumino, salviettine, pannolino. Io mi irrigidisco, scalcio, meno mazzate alla cieca e loro mi rispondono con voce dolce ma ferma. Come si fa a combattere così?
A un certo punto si leva una vocina stridula dalla sdraio accanto: "Alice, ma cosa ti fanno questi due? Quando vieni con la nonna non piangi mai!". No Donna Bionda, non lo faccia, non lo dica...
Troppo tardi. La Ragazza si gira leggermente verso di lei, alza solo un sopracciglio e le spara lo sguardo rotante. Più tagliente della lama di Goemon. Più agghiacciante del raggio di Mister Freeze.
Non credo che la Donna Bionda si azzarderà mai più anche solo a rivolgerci la parola.



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