Tranquilli, né la Clerici né i Teletubbies mi hanno querelata (per adesso) e non sono stata neanche arrestata per uso dentario improprio, semplicemente è uscito un breve articolo che parla del mio blog. E non su La voce del bambino o L’Eco della mamma, ma nientepopodimenoche su Il Venerdì di Repubblica. Tra Ascanio Celestini e Massimo Bucchi prendo un caffè (magari io un biberon di latte crescita) con Marco Filoni seduti nel suo BAR WEB. Beh dai, non male per una ragazzetta di quasi 15 mesi!
Approfitto per ringraziare anche le deliziose libraie di periferia di Centostorie, Mannalisa e Clio che mi hanno citata nei loro blog. Se Marco Filoni è arrivato su questa pagina credo sia anche merito loro.
Grazie.
E allora ve lo riporto questo breve trafiletto. Eccolo qui:
IL DIARIO DI ALICE, CHE HA UN ANNO E SCOPRE IL MONDO
BAR WEB
Sono alta 80 centimetri, peso 11 chilogrammi e ho le forme che ricordano un'anguria». Così scrive Alìce nel suo ultimo post. Il blog si chiama «The adventures of Alice in Newland. Tutto quello che faccio lo faccio per la prima volta» (alice555.blogspot.com,) ed è un diario scritto in prima persona proprio da Alice. Che però ha soltanto un anno. L'idea è della sua mamma: dar voce a una bambina che inizia a prender confidenza con la vita. Delicato, lieve, divertente: le descrizioni della ragazza e del tipo alto (mamma e papà), della pediatra, poi dei primi dentini che spuntano o di come ha imparato a gattonare. Un'idea originale, niente affatto scontata, che restituisce quella meraviglia della «strana avventura indecifrabile chiamata quotidianità» che solo un bambino può insegnarci.
BAR WEB
Sono alta 80 centimetri, peso 11 chilogrammi e ho le forme che ricordano un'anguria». Così scrive Alìce nel suo ultimo post. Il blog si chiama «The adventures of Alice in Newland. Tutto quello che faccio lo faccio per la prima volta» (alice555.blogspot.com,) ed è un diario scritto in prima persona proprio da Alice. Che però ha soltanto un anno. L'idea è della sua mamma: dar voce a una bambina che inizia a prender confidenza con la vita. Delicato, lieve, divertente: le descrizioni della ragazza e del tipo alto (mamma e papà), della pediatra, poi dei primi dentini che spuntano o di come ha imparato a gattonare. Un'idea originale, niente affatto scontata, che restituisce quella meraviglia della «strana avventura indecifrabile chiamata quotidianità» che solo un bambino può insegnarci.
Marco Filoni su Il Venerdì di Repubblica N.1221 - 12 AGOSTO 2011 p. 18.
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