La gallinella rossa. Quella permalosa.

Ciao a tutti!
Ricordate la Rubrica del Venerdì, che oggi non c'è e domani forse sì? Beh oggi è qui! (Ok, la smetto).
Vorrei parlarvi di uno dei libri che da più tempo campeggia nella mia personale libreria: La gallinella rossa di Byron Barton della casa editrice Babalibri, acquistata dalla Ragazza nella libreria Centostorie di Roma.
La trama è semplice semplice, una rivisitazione della classica storia della cicala e della formica: insegna a noi bambini che essere scansafatiche ti porta a restare a bocca asciutta.
Noi l'abbiamo letta così tante volte da iniziare a interpretare la storia con un occhio critico diverso, cercando nella vicenda significati più profondi.
Quindi ve la racconto a modo mio.

La gallinella rossa, becchettando, trova per caso alcuni semi e da quel giorno comincia a stracciare i cosiddetti a tutti gli animali della fattoria, un maiale, un'anatra e un gatto. Li importuna in ogni momento della giornata. Mentre sono sull'altalena, mentre giocano con l'aquilone, mentre fanno un giro al lago, addirittura mentre dormono. "Chi mi aiuta a piantare?" "Chi mi aiuta a trebbiare?" "Chi mi aiuta a macinare?" 
A galline' ebbasta! Rilassati. Ti mancano le basi della socialità. Non puoi scocciare qualcuno che sta sull'altalena. E' contro natura.
Quel che è peggio è che, a ogni rifiuto degli altri animali, quella permalosa se la prende, fa l'offesa: "Allora lo farò da sola" risponde tutta stizzita.
Alla fine, davanti alla pagnotta finalmente pronta, calda e fumante, la gallinella rossa che fa? Chiama gli amici, che questa volta accorrono per aiutarla a mangiare il pane fatto in casa. Ma poi la malefica grida: "No, no, solo io mangerò questo pane" e sbatte la porta in faccia ai poveri animali.
Ma si fa così? Allora sai che c'è cara gallinella rossa? 
C'è che chi mangia da solo... 
si strozza. 
Tiè.

Questo post partecipa all'iniziativa di Home Made Mamma "Il venerdì del libro".