mercoledì 17 luglio 2013

L'esercito dei ragni.

Vi ho già raccontato della strana (e tutta sua) vena animalista della Ragazza.
Questo rifiuto di fare del male agli animali si esprime ai massimi livelli con i ragni.
Lei i ragni non li ammazza mai. Li aspira con il tubo dell'aspirapolvere.
Come se così facendo riuscisse davvero a salvarli, come se così facendo non li mandasse lo stesso all'altro mondo. Un altro mondo. 
E' proprio questo che immagino esserci all'interno del bidone dell'aspirapolvere, un altro mondo buio e polveroso in cui i ragni aspirati, incazzati neri, si rifanno una vita con il solo, unico e nobile scopo della vendetta.
Alcuni ragni nel bidone ritrovano la propria famiglia, altri, dopo lo sconforto iniziale, scelgono un compagno animati dal cieco obiettivo di accoppiarsi, riprodursi, proliferare. 
I ragni nel bidone dell'aspirapolvere sono tanti. E si moltiplicano sempre di più.
In quel microuniverso dominato dall'oscurità hanno costruito scuole, villaggi, ma soprattutto caserme.
Gli anziani, più dotati di memoria, insegnano ai più piccoli la geografia della nostra casa, le abitudini della nostra famiglia, in una materia propedeutica per ogni classe che si chiama "Conosci il tuo nemico". L'unico libro che si studia nelle scuole è L'arte della guerra di Sun Tzu (che nella vita precedente era un ragno, è sicuro). 
Le donne, astute e dotate di malizia, tessono strategie sempre più ingegnose e i giovani adulti ricevono rigidi addestramenti sulle arti marziali, le tecniche ninja, l'ipnosi, la lotta libera, la guerriglia urbana. 
Per affinare le tecniche di combattimento corpo a corpo si dice che alcuni ragni si incontrino in club clandestini in cui passano le serate a darsele di santa ragione. Ma di questo non si può parlare, è la regola numero 1.
I ragni nel bidone non hanno bisogno di armi e munizioni. Loro contano sulla quantità.
Ogni volta che l'aspirapolvere entra in funzione, loro ricevono cibo e nuovi adepti, nuovi compagni con cui proliferare e ottenere nuovi adepti. L'esercito dei ragni è numeroso e compatto e si espande con una velocità straordinaria. Se non hanno provato sulla loro pelle l'esperienza della "aspirazione" perché nati all'interno del bidone, i giovani ragni ne hanno sentito parlare fin dalla più tenera infanzia e come i ragni anziani sono incazzati abbestia e come loro vivono in funzione dell'unico obiettivo della vendetta.

Quindi, se si dovessero perdere le nostre tracce per qualche giorno senza motivo apparente, sappiate che mio padre ha cercato di cambiare il sacchetto dell'aspirapolvere.
In quel caso, addio.








3 commenti:

  1. Bwahahahahaahahahahahahahahahha!
    Uso la stessa tecnica e mi sono sempre posta lo stesso dubbio!

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    1. Dovremmo organizzare una contro offensiva. Sempre senza ammazzarli, ovvio.

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